Scrivere è un mestiere pericoloso
Nell’incanto del maggio toscano, Giulio Ricci affitta una suggestiva villa di campagna a pochi passi dalla comunità di padre Gregorio col quale sta scrivendo un libro sulla profonda leggerezza della vita.
Quando si erano conosciuti negli studi televisivi e a qualche festival letterario i due – ateo, cinico e libertino l’uno, profondo, carismatico e in odore di santità l’altro – non si erano piaciuti. Poi, lavorando insieme su mandato dell’editore, le loro anime avevano imparato ad annusarsi, flirtare e trovare sintesi inattese.
L’intensa amicizia è però funestata da un oscuro omicidio.
Le indagini, coordinate da una bella PM alle prime armi, si muovono con garbo fra la chiassosa procura e il silenzio dei chiostri, fra la poesia dei borghi aretini e il mistero sacro dei monti, fra distese di vigne e le chiacchiere sommesse di cene conviviali. E disvelano senza scampo peccati lontani e amori segreti, passioni represse e rancori mai sopiti, fragilità divine e piccoli miracoli di umana felicità.
“Una storia avvincente con personaggi in cui è facile identificarsi e da cui è difficile separarsi. Una scrittura seducente che, come il buon vino, ti lascia un retrogusto di belle sensazioni.”
Un inquietante omicidio a luci rosse nel cuore delle colline toscane: questo il nuovo caso del sostituto procuratore Laura Barberini che, con l’aiuto del maresciallo Licata, dovrà cercare la verità addentrandosi in un mondo in cui gelosie e amori segreti, intrighi e giochi di potere sono ingredienti quotidiani. Muovendosi col solito garbo fra antichi palazzi, resort di lusso e l’incanto dei borghi toscani, la bella Pm dovrà confrontarsi con politici ambiziosi e piccoli arrivisti, algide principesse e puttani d’alto bordo.
Ma nel procedere incalzante dell’inchiesta, Laura dovrà trovare il tempo anche per dare una risposta alla domanda che rischia di sconvolgerle la vita.
“Con questo secondo romanzo della serie, Agati ci regala un appassionante thriller che si dipana tra indagini e colpi di scena fino all’inatteso finale, mentre intorno la vita fa il suo corso, avvengono cambiamenti, nascono amicizie e amori, si celebrano aperitivi e cene nella bellezza sensuale della campagna toscana.
A ricordarci che morte e miserie umane non devono farci perdere la fede nella sostenibile leggerezza dell’essere.”
Dopo la separazione dei suoi, Sara aveva seguito la madre a Milano, Venezia, Parigi, si era laureata a Stanford e aveva lavorato a Palo Alto, Barcellona, Leiden, Berlino… Poi, si era stancata e aveva abbandonato il grigiore della metropoli tedesca per il sole della Toscana. E qui, in una incantevole serata di maggio, è colpita dal fascino cupo di un violoncellista biondo che suona Bach sugli scalini della cattedrale.
L’inevitabile storia d’amore è funestata da due omicidi.
Con l’aiuto del maresciallo Licata e della sua squadra, la Pm Laura Barberini inizia a scavare nel passato delle vittime portando alla luce storie sepolte e segrete passioni, mentre la sua felicità privata è minacciata dall’irrompere nella sua vita di un ospite oscuro ben più difficile da sconfiggere di ogni assassino.
“Anche in questo terzo (e ultimo?) romanzo della serie Agati ci tiene avvinti alla narrazione grazie ad una prosa fluida, alle descrizioni poetiche, all’incedere avvincente degli eventi e alla seducente attesa delle rivelazioni finali. Un altro suggestivo viaggio alla ricerca di quei frammenti di bellezza e verità che ci riconciliano con la vita e ci aiutano ad essere indulgenti con le nostre umane fragilità.”
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