La storia da cui tutto ha origine è la misteriosa uccisione di un frate in odore di santità, ritrovato in una casa su una collina boscosa dell’aretino, evento a partire dal quale viene costruito un thriller che si scioglie solo alla fine, secondo le regole del genere, mentre intorno la vita fa il suo corso, succedono cambiamenti, nascono amori e sofferenze, ma anche tanti aperitivi, cene, incontri, nella bellezza della campagna toscana, descritta qua e là come se fosse un unico acquerello o la più bella cartolina a colori. La vicenda si ramifica in due direzioni: la prima si sviluppa al ritmo di un giallo, con suspense, sorprese, più velocità e maggior parsimonia nell’uso di dettagli; la seconda è più in linea con un feuilleton, dove troviamo storie d’amore, di sesso, giravolte delle coppie e delle cene, oltre a un protagonista principale, eccezionale tombeur de femme, intorno al quale girano e prendono forma continuamente emozioni sensuali.
Un’agile e sorridente guida turistica per attraversare la letteratura italiana – e non solo – degli ultimi due secoli. Un’amichevole voce narrante che racconta saggezze e follie di Manzoni e Leopardi, Verga e Zola, Baudelaire e Rimbaud, Pascoli e D’Annunzio, Svevo e Pirandello, Ungaretti e Montale, Levi e Calvino… Un filo di Arianna per superare senza affanno il colloquio d’esame. E per scoprire la sostenibile leggerezza dello studio.
Intrighi e passioni in una Modena fine anni Settanta, sospesa fra il reale e l’immaginario, tra ciò che è ancora e ciò che non è mai stato.
L’Accademia militare è segnata da un delitto, le indagini si snodano frenetiche portando alla luce fermenti ideologici, bassezze, meschinità personali e ambientali, ma anche amore, pietà e coraggio.
Mario Agati avvince per una prosa ricca e fluida che interseca tempi diversi; i suoi personaggi dinamici si muovono con naturalezza in uno scenario che vibra dal giallo al noir.
Guglielmo Leoni
(vincitore del Premio Letterario Città di Sassuolo)
